Chi è tenuto alla presentazione?
Sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione tutti i soggetti chiamati all’eredità, salvo non abbiano dichiarato di volervi rinunciare, i legatari ed i loro rappresentanti, nonché gli immessi nel possesso dei beni ereditari, gli amministratori dell’eredità, i curatori dell’eredità giacente e gli esecutori testamentari.
La domanda di successione deve essere spedita esclusivamente per via telematica a partire dal 01/01/2019. Il CAF Corsico garantisce sull’intero territorio nazionale il servizio consulenza alla compilazione della denuncia e di spedizione telematica.
Chi è esonerato dalla presentazione?
Sono oggettivamente esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione il coniuge o i parenti in linea retta se la successione non comprende beni immobili e diritti reali immobiliari e il valore globale dell’asse ereditario lordo è inferiore ai 100.000 euro.
Sono invece soggettivamente esonerati dalla presentazione gli eredi che abbiano rinunciato all’eredità o al legato prima che sia scaduto il termine di presentazione della dichiarazione oppure quando abbiano chiesto di nominare un curatore per amministrare l’eredità non trovandosi nel possesso dei beni ereditari.
I consulenti del CAF Corsico vi assisteranno in entrambi i casi nella spedizione della raccomandata contenente copia della dichiarazione di rinuncia o dell’istanza di nomina del curatore all’Agenzia delle entrate.
Documenti per la dichiarazione di successione
Il supporto delle sedi del CAF Corsico nella messa a punto dell’elenco della documentazione da presentare sarà essenziale alla migliore e più celere riuscita della pratica, a solo titolo di esempio i documenti da presentare sono:
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- certificato di morte in carta libera per uso dichiarazione di successione;
- un’autocertificazione sullo stato di famiglia storico;
- albero genealogico
- fotocopia di un documento di identità in corso di validità di tutti gli eredi;
- fotocopia del tesserino del codice fiscale o della tessera sanitaria regionale del de cuius e di tutti gli eredi;
- atti di provenienza delle proprietà immobiliari intestate al deceduto e/o cointestate con altri soggetti;
- atti di donazione che il defunto ha stipulato in vita in favore di uno o più eredi;
- documenti tecnici sugli immobili intestati al deceduto
- 2 copie autentiche della pubblicazione dell’eventuale testamento;
- copia autentica del verbale di eventuale rinuncia all’eredità;
- fattura dell’avvenuto pagamento delle spese funebri e delle spese mediche;
- dichiarazione bancaria / postale di sussistenza e consistenza di mutui ipotecari, conti correnti, libretti, investimenti finanziari, gestioni patrimoniali, fondi comuni di investimento, azioni, obbligazioni, certificati di deposito bancari, pronti conto termine;
- attestato con eventuali ratei di invalidità civile maturati e non riscossi dal defunto;
- dichiarazione del datore di lavoro con indicate le indennità maturate dal lavoratore dipendente (es. mensilità, 13ma, 14ma, TFR, ferie, ecc.);
- dichiarazione societaria di titolarità di quote e valorizzazione delle stesse;
- verbale di apertura delle cassette di sicurezza, redatto da un pubblico ufficiale.
Le imposte da pagare
Imposta di successione: il valore dell’asse ereditario su cui verranno calcolate le imposte di successione è determinato dalla differenza tra l’importo complessivo dei beni e dei diritti che rappresentano l’attivo dell’asse ereditario, e l’importo complessivo delle passività e degli oneri deducibili (si pensi, ai debiti personali del defunto es: mutui).
Stabilito il valore su cui calcolare le imposte si passa al calcolo di queste ultime. Per prima cosa va chiarito che non tutti le successioni prevedono il pagamento dell’imposta di successione, esistono dei scaglioni di esonero, se la differenza fra attività e passività è pari o superiore a:
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- 1.000.000 € il coniuge ed i parenti in linea retta pagano l’imposta di successione
- 100.000 € le sorelle ed i fratelli pagano l’imposta di successione.
- 1.500.000 € i portatori di handicap grave iniziano a pagare l’imposta di successione, questo a prescindere dal grado di parentela.
Le aliquote dell’imposta sulle successioni sono tanto più basse quanto più stretto era il legame di parentela tra il defunto e i suoi eredi.
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- Per i coniugi e i parenti in linea retta l’aliquota è del 4%
- Per gli altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta ed affini in linea collaterale fino al terzo grado l’aliquota è del 6%
- Per gli altri soggetti l’aliquota e dell’8%
Imposta ipotecaria e catastale: nella maggior parte dei casi fare la successione non significherà pagare l’imposta di successione, perché gli scaglioni di esonero sono consistenti, ma queste non sono le uniche imposte che si liquidano con la dichiarazione di successione. Nel caso in cui vi sia uno o più immobili e se il valore dell’asse ereditario i 100.000,00 euro, saranno in ogni caso dovute le imposte catastali ed ipotecarie.
Queste imposte colpiscono i soli beni immobili. L’aliquota dell’imposta ipotecaria è pari al 2% del valore degli immobili mentre l’aliquota dell’imposta catastale è pari all’1%. L’importo minimo dovuto per ciascuna delle due imposte è di 200,00 euro.
Come vengono pagate le imposte
Una volta presentata la dichiarazione, anche se questo avvenisse dopo la scadenza del termine, sarà l’ufficio che comunicherà il dovuto agli eredi calcolandolo sulla base dei risultati della dichiarazione, Nei successivi 60 giorni, gli eredi solidalmente, procederanno al pagamento con addebito sul c/c bancario il cui iban è stato inserito in dichiarazione.
Le variazioni catastali
Con l’attuazione del catasto telematico, la dichiarazione di successione assolve anche al compito di attualizzare la situazione catastale degli immobili caduti in successione.
Il supporto del CAF Corsico permette di valutare e risolvere situazioni tutt’altro che infrequenti di irregolarità o mancati aggiornamenti catastali che renderebbero di fatto inattuabile l’evento successorio.
Modificare la dichiarazione di Successione
La dichiarazione di successione si può modificare se, dopo la presentazione, sopraggiungono eventi che comportano delle modifiche nella devoluzione o composizione dell’attivo ereditario o comunque che interessino il valore netto dell’asse ereditario laddove questo fosse stato soggetto ad imposta di successione.
La modifica della dichiarazione può essere fatta con la compilazione di una dichiarazione integrativa che consente di modificare integrare o correggere la dichiarazione già presentata.
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